5 dicembre 2016 - La Resistenza delle Donne
5 dicembre 1944 - 2 giugno 1946 La “Resistenza” delle donne...
| Anche quest’anno noi ragazzi delle classi Terze della Scuola “G. Pascoli”, abbiamo ricordato, attraverso un momento di riflessione condiviso, i drammatici avvenimenti accaduti ad Anzola dell’Emilia nel dicembre del 1944, ossia il rastrellamento ad opera nazi-fascista avvenuto il 5 dicembre. Nel 2016, inoltre, ricorre il 70° anniversario della nascita della Repubblica e del diritto di voto alle donne. |
Ogni classe ha lavorato sui diversi argomenti con varie modalità, documentandosi sia attraverso la lettura di testimonianze che attraverso la visione di documentari storici ma mantenendo un unico filo conduttore: la Resistenza vissuta da punto di vista delle donne.
Esse infatti, come gli uomini, furono impegnate in molti compiti: lottavano nelle città, nei paesi e nelle campagne, dove aiutavano, rifocillavano, trasportavano, consolavano, procuravano e distribuivano armi, vestiti, cibo, medicinali e munizioni. Combattevano con le armi, con cui ferivano e uccidevano; erano ferite, torturate, uccise, fucilate, impiccate, oppure per non essere d’ostacolo ai compagni di lotta, si uccidevano per non cadere vive in mano al nemico.
| alunni della classe terza C | alunni della classe terza E |
In rappresentanza di tali donne, durante la commemorazione, è intervenuta l'ex staffetta anzolese Maria Mignani, dalla quale abbiamo potuto ascoltare direttamente una commovente testimonianza. Altre preziose testimonianze sono state quelle di Adelmo Franceschini e di Armando Gasiani.
| Maria la staffetta, Franceschini e Gasiani |
Le domande dei ragazzi |
| i docenti organizzatori |
alunni della classe terza B |
| alunni della classe terza D | la classe terza D con l'insegnante Marolda canta la canzone scritta assieme alla Prof.ssa Ricciardo "La Costituzione è la soluzione" |
| l'intervento del Sindaco e della Dirigente |
alunni della classe terza A |
Alcune nostre riflessioni...
...“La storia che più mi ha colpito è stata quella di Maria, perché quando raccontava della sua esperienza di staffetta, delle armi che portava ai compagni di guerra nascoste sotto le vesti, dei nazisti da cui venne fermata più volte, delle bugie che raccontava per non farsi scoprire … lo raccontava con malinconia, ma con il sorriso. Questo mi è piaciuto molto, perché la sua voglia di vivere è arrivata a tutti noi”.
...“Mi sono resa conto di quanto sia incredibile ciò che hanno passato in quel periodo storico le donne e tutti gli anzolesi in generale”.
...”Sentire dal vivo i racconti di Adelmo, Maria e Armando ci ha resi molto più consapevoli del passato e della società in cui viviamo, ma soprattutto che l’unione delle forze è indispensabile per raggiungere certi obiettivi”.
...”I tre testimoni di quel periodo storico: Maria la staffetta, l'ex deportato Franceschini e il rastrellato Gasiani, nel raccontare le loro esperienze dolorose, hanno sottolineato l'importanza della scuola e dell'istruzione, definendola come il ricordo più bello...così mi sono resa conto che la scuola è tutto, che rappresenta il nostro futuro”.
...“Questo incontro mi ha fatto capire quanto noi giovani siamo fortunati oggi”.
Gli alunni delle classi Terze